Gli scarti inerti dell’edilizia cessano di essere un rifiuto, ma solo a determinate condizioni. A dettarle è un nuovo decreto, datato 15 luglio 2022, firmato dal ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani. Il provvedimento, molto atteso dalla filiera, fissa i paletti affinché cessi di essere considerato rifiuto (End Of Waste) l’aggregato recuperato derivante da costruzione e demolizione. L’aggregato recuperato deve soddisfare i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispettare la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti. Si tratta, in totale, di 29 parametri da rispettare, con unità di misura e concentrazione limite. L’operazione di recupero può consistere semplicemente nel controllare i rifiuti per verificare se soddisfano i criteri adottati per specifiche tipologie di rifiuto.
Giancarlo Alimenti – Coordinatore del centro servizi Confcooperative per la Regione Lazio
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Redazione