L’azione di supporto alle imprese e all’imprenditore da parte del professionista di fiducia è uno strumento fondamentale per determinare – e prendere – quelle che sono le giuste decisioni non solo a livello gestionale ma anche organizzativo.
Il Centro Servizi Lazio Link, in qualità di professionista a disposizione delle imprese e specializzato in enti cooperativi, svolge un ruolo formativo in supporto alle imprese e agli imprenditori. Quest’azione si esplica attraverso la collaborazione, la consulenza, l’assistenza e l’accompagnamento all’obiettivo da raggiungere da parte dell’imprenditore.
Tre sono in particolare gli strumenti che il mondo Confcooperative mette a disposizione del tessuto imprenditoriale, cooperativo in particolare, ma come vedremo non solamente questo. Ricordiamo che la società cooperativa può essere costituita anche da artigiani e professionisti con i vantaggi che ne derivano.
Per ulteriori informazioni sulla forma cooperativa: https://notinoneday.it/le-persone-al-centro-che-cose-una-cooperativa/
Coop Up: incubatore di nuove imprese
Il primo strumento è il COOP UP cioè l’adattamento alle cooperative del concetto di “Start-Up”.
CoopUp è un incubatore di nuove imprese destinato principalmente alle cooperative. È un concorso aperto a tutti coloro che hanno un’idea imprenditoriale su un particolare tema fissato di volta in volta. Gli aspiranti imprenditori interessati partecipano presentando la propria idea. Quelle più rispondenti al tema del Coop Up secondo i criteri indicati vengono selezionati e vincono un corso di formazione e progettazione di due giorni, durante il quale vengono formati sulla gestione di impresa, la sua organizzazione, vengono aiutati a predisporre un piano industriale e a individuare le fonti dove reperire le risorse. Partners tecnici del Coop Up sono, solitamente, Lazio Link, Fondo Sviluppo (si veda il prossimo paragrafo) e la Banca di Credito Cooperativo, che partecipano anche alla giuria che individuerà il progetto imprenditoriale più meritevole e che si aggiudica, come ulteriore premio, la possibilità di costituire gratuitamente la propria società cooperativa.
Fondo Sviluppo: il supporto mutualistico
FONDO SVILUPPO è la società che gestisce il fondo mutualistico di Confcooperative per la promozione cooperativa e viene alimentato dal 3% degli utili annuali delle cooperative e delle Banche di credito Cooperativo aderenti all’Associazione.
Fondo Sviluppo raccoglie e reinveste risorse economiche che provengono dal movimento cooperativo per creare nuove opportunità di lavoro e di impresa e promuovere e sviluppare “nuova cooperazione”.
Il Fondo interviene prioritariamente per concorrere all’attuazione di progetti strategici che coinvolgono direttamente o indirettamente, un gran numero di cooperative o soggetti interessati. È impegnato nella promozione e realizzazione di programmi di promozione cooperativa, di formazione e di studi e ricerche su tematiche economiche e sociali di rilevante interesse per il movimento cooperativo. Può mettere a disposizione degli enti cooperativi risorse finanziarie, interventi ed aiuti a condizioni irreperibili, altrimenti, sul mercato. Ulteriori informazioni qui: https://www.fondosviluppo.it/ per società cooperative o da costituirsi, con la possibilità di benefici e supporto dedicati, come ad esempio quelli previsti per il WBO.
WBO: l’importanza del capitale umano
Si tratta della “sigla” di Workers Buy Out, letteralmente “i lavoratori acquistano”. Il WBO è un sistema di operazioni, anche finanziarie, che permette di costituire una nuova impresa, di solito una società cooperativa, attraverso l’acquisizione da parte dei lavoratori dell’azienda di origine o di un ramo di essa, entrata in crisi.
I lavoratori si “associano” tra loro e destinano tempo ed energie – e non solo – al salvataggio della struttura, perseguendo così molteplici obiettivi.
Prima di tutto, quella della salvaguardia del fattore “capitale umano”: i lavoratori fanno gruppo per salvare l’azienda e il proprio posto di lavoro, diventando attraverso la cooperativa imprenditori di se stessi.
Lo scopo principale è quello di mantenere l’occupazione. La rilevanza non è solo di tipo economico ma passando anche per la salvaguardia del capitale umano, assume altresì una dimensione etica.
Altro obiettivo è quello di salvaguardare competenze, risorse, know-how che altrimenti potrebbero facilmente disperdersi e rendersi irrecuperabili.
Gli ultimi dati confermano il successo di tali iniziative: nel giro di 10 anni il fenomeno del WBO ha coinvolto circa 8.000 lavoratori (15.000 se si considera anche l’indotto) con un fatturato superiore a 200 milioni di euro.
Nel prossimo appuntamento, racconteremo di tre storie di imprese che hanno beneficiato con successo di questi strumenti.
Giancarlo Alimenti – Coordinatore del centro servizi Confcooperative per la Regione Lazio
NIOD
Redazione